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Storia

Realizzare mobili e arredi che durino negli anni e riescano a partecipare alle varie epoche che poi li susseguono, non è una cosa semplice.
Pochi sono, purtroppo, gli esempi di mobili che hanno resistito alla silenziosa ed inarrestabile forza distruttiva del tempo.
Per riuscire in tale intento necessitano ottime conoscenze tecniche sugli svariati tipi di lavorazione possibili,conoscenze tecnologiche sull’uso die materiali,degli attrezzi e delle macchine, un grande amore per il legno, sostenuto da una profonda passione per l”Arte di fare il mobile”, e tanta, tantissima esperienza maturata in tanti anni di assiduo lavoro.
Ottanta per l’esattezza, sono quelli compiuti dalla CAROLLO MOBILI di Bagheria.
In questo grosso centro in cui uomini illustri come Cirrincione, Bagnera, Guttuso e altri personaggi hanno dato lustro, settant’anni fa,appunto, Salvatore Carollo, allora appena ragazzino, lontano dall’immaginare che in breve tempo avrebbe creato uno tra i più affermati laboratori artigiani di ebanisteria e falegnameria della zona,spinto da una grande voglia di “creare con il legno” decide di dedicarsi al lavoro di ebanisteria. Siamo agli inizi dei gloriosi anni ’20.


Dopo un breve periodo di esperienze, maturate presso un rinomato laboratorio di ebanisteria del suo paese, fa subito il salto decisivo e, insieme ad un altro esperto artigiano, avvia un piccolo, ma ben organizzato, laboratorio artigiano d’arredamenti e realizzazione di mobili di prestigio.
Anche questa esperienza risulta un’ulteriore conferma delle sue grandi capacità espressive,tecniche, organizzative e lavorative, tanto da convincerlo, dopo soltanto pochi anni, a dare vita, sempre a Bagheria, al “MOBILIFICIO SALVATORE CAROLLO”.


Ha qui inizio una felice e florida attività che, negli anni, vede eseguiti lavori e pezzi di particolare prestigio, grazie alle caratteristiche che, nel loro contesto, li distinguono, quali le forme di difficile, e laboriosa realizzazione, l’attenzione e la cura prestata nella scelta e nella selezione dei materiali, l’uso di tecniche di lavorazione messe a punto dopo anni di faticosa sperimentazione e, sopratutto, moltissimo e preziosissimo grado di finitura delle superfici.
Quest’ultime che, come è ben noto, hanno l’importante ruolo di valorizzare e proteggere dal deterioramento i mobili e gli arredi realizzati, varia a seconda dell’aspetto che si vuole loro conferire.
Maggiormente, a quell’epoca l’azienda si mette in risalto grazie ad una affinata tecnica di suggestivo e accuratissimo intarsio, il quale, a sua volta, insieme al mobile nel quale è inserito, viene verniciato col sistema dello “spirito e piastrella”.


Altri pezzi singoli di particolare fattura appartengono a questo periodo e dei quali, purtroppo, se ne sono perdute le tracce tra cui i lavori eseguiti presso le case patrizie d’epoca, testimoniati da eloquenti disegni che, già, da allora, vengono preparati e forniti al cliente prima della preparazione del lavoro.


Tra i lavori di questo tipo emergono per eccellente fattura i confessionali realizzati in quel periodo per la chiesa del Gesù (Casa Professa) nel centro Storico di Palermo,
tutt’oggi ancora in ottime condizioni, fra cui anche, il Fonte Battesimale e il Pulpito della Chiesa delle Anime Sante il cui intaglio fu affidato al Maestro de Simone, ove si evincono stupendi affreschi delle Anime Sante, e della Chiesa Madre di Bagheria, eseguite dallo stesso ed altre importanti opere.
Altri pezzi singoli di particolare fattura appartengono a questo periodo e dei quali, purtroppo, se ne sono perdute le tracce tra cui i lavori eseguiti presso le case patrizie d’epoca, testimoniati da eloquenti disegni che, già, da allora, vengono preparati e forniti al cliente prima dell’esecuzione del lavoro.


Prospettive d’insieme,piante, sezioni, e particolari costruttivi a scala naturale sono utilizzati per l’approvazione,prima e l’esecuzione di tutti i pezzi componenti l’elemento da realizzare, poi, come ad esempio le cornici degli specchi che vengono sagomate con l’uso di frese rudimentali ricavate da vecchie balestre d’auto, di volta in volta modellate a mano, a seconda dei disegni da realizzare.

Ancora oggi a distanza di tutti questi anni, il figlio Giacomo collaborato nella produzione dal nipote Salvatore Carollo,
esperto ebanista, e dal figlio Salvo nel settore del marketing, con orgoglio applicano le stesse metodologie d’allora, acquisite nel lungo periodo di partecipazione nell’azienda del padre.

Oggi Carollo Mobili, si differisce dall’azienda di ieri, oltre che per la cresciute dimensioni, le quali sono state adeguate alle attuali esigenze produttive, soltanto per la presenza e l’uso di moderne tecnologie che, però, vengono limitate esclusivamente alla preparazione di base dei pezzi da lavorare.
Tali pezzi vengono poi completati e rifiniti dalle abili ed esperte mani del’artigiano che è comunque sempre presente durante tutte le fasi lavorative, per trasferire calore umano al pezzo e renderlo, così unico, in quanto diverso da ogni altro.


L’idea il “CUBO” nasce nel 1965 dalla necessità di creare un modulo componibile per la realizzazione di librerie
che si adattassero liberamente ad ogni tipo di arredamento, muri in curva, pareti inclinate ed a qualsiasi tipo di composizione e dimensione.
Il modulo libreria NANA’ il cui designer è Giacomo Carollo, risulta totalmente autoportante, componibile e non
necessita di nessun fissaggio e ancoraggio.Il modulo per le sue inclinazioni interne consente l’appoggio in verticale di libri e riviste senza più l’utilizzo di ferma libri.